Un figlio può essere frutto di un progetto a lungo meditato
dai partner, può essere il frutto di una storia d’amore che si corona con la
messa al mondo di una nuova vita.
A volte è tutto questo, ma arriva senza “preavviso” e, in
tal caso, l’impatto sulla relazione tra i partner è ancora più forte.
Ad essere genitori si impara ma anche leggendo innumerevoli
libri che parlano del diventare mamma e papà non si è mai preparati abbastanza.
Un conto è leggere... e un altro è avere tra le braccia una creatura che piange,
che chiede amore incondizionato e che va accudita in tutto e per tutto.
Un bimbo richiede una dedizione costante e dunque, tutte le
attenzioni che prima potevano essere indirizzate al partner vengono catalizzate
dalla nuova vita.
Diventare genitori significa non essere più solo una coppia
di innamorati: l’identità del singolo si arricchisce acquisendo l’identità
genitoriale. Insomma: si è marito e moglie ma anche mamma e papà.
Poiché l’esperienza della genitorialità non è cosa semplice,
è assolutamente normale che le risorse di energia, di tempo e tutti i pensieri
siano dirottati sul proprio ruolo di mamma o di papà mentre, l’identità di
marito o di moglie passino in secondo piano.
Ed ecco che, così facendo, una piccola crepa, destinata ad
allargarsi, potrebbe insinuarsi nel rapporto d’amore dei neo-genitori.
La donna è maggiormente dedita al bambino e maggiormente
stanca e dunque è più facile che sia il marito a sentirsi trascurato ma,
ovviamente, può avvenire anche il contrario.
Tutto si modifica nel corpo e nella mente di una neo-mamma.
I ritmi sonno-veglia si alterano a causa dell’allattamento,
l’umore può subire degli sbalzi a causa dello sconvolgimento
ormonale avvenuto prima, durante e dopo il parto, il desiderio sessuale può
essere inferiore rispetto al solito,
la neo mamma può essere in conflitto con il proprio corpo
che si é modificato durante la gestazione e che, dopo la nascita del piccolo,
la donna vorrebbe riportare all’abituale forma fisica ma non riesce a farlo
velocemente vista la stanchezza e il poco tempo per se stessa.
La nascita di un bambino porta tanta gioia quando è il
frutto di un progetto condiviso dai partner ma, dopo il parto, non tutto è rose
e fiori...
Che fare dunque per essere ottimi genitori ma anche ottimi
coniugi?
Che fare per non permettere a pappe, pannolini e ninne nanna
di diventare l’unico sottofondo costante della vita famigliare e di coppia?
Il primo suggerimento che ti dò è molto semplice: tenere a mente che accadrà questo
sconvolgimento degli equilibri di coppia.
Ricordartelo ti consentirà di accorgertene quando si
verificherà permettendoti di porvi rimedio.
Inoltre, non connoterai la distanza di tua moglie o la
freddezza di tuo marito come segnale di una crisi ma analizzerai a mente fredda
queste reazioni. Non ti lascerai trascinare dalla rabbia perché saprai che il
partner non sta agendo in quel modo per ferirti volontariamente, bensì perché
non sa come organizzarsi diversamente.
Una volta che noterai l’intensificarsi della distanza tra te
e il tuo partner ti fermerai e penserai a quale “mossa” sia meglio fare.
Te ne suggerisco alcune:
- parla con il tuo
lui o la tua lei spiegandole cosa provi senza attaccarlo.
Per esempio, invece di dire:
“Non mi consideri più, ti occupi solo del bambino e con me parli solo
per dirmi cosa comprare al supermercato o in farmacia” prendi la mano di
tua moglie e dille che oltre a essere una splendida mamma è anche una splendida
donna e che ti manca l’avere un po’ di tempo da trascorrere con lei;
- aiuta tua moglie
nella gestione della casa e del bimbo e accordatevi in modo da suddividervi
equamente i compiti;
- rassicurala sul
fatto che nonni o baby sitter potranno occuparsi del nuovo nato al meglio.
Scegli con lei le persone a cui affidare vostro figlio e poi stabilite che,
almeno una volta a settimana, trascorrerete del tempo da soli, esattamente
come prima della nascita del bambino;
-
fai sentire tua
moglie sexy e desiderata, corteggiala come i primi tempi;
- permetti a tua
moglie di essere stanca e cerca di comprenderne gli stati d’animo aiutandola ad
esprimerli e a raccontarteli;
- a te, neo-mamma,
suggerisco di prenderti degli spazi solo per te stessa: un po’ di shopping,
un aperitivo con le amiche, un nuovo taglio di capelli, un bagno caldo
qualsiasi cosa che ti permetta di riprendere
contatto con la tua parte femminile e seducente. Dedica del tempo a l tuo partner e stupiscilo ritornando ad essere solo
una fidanzata;
-
tu e tua moglie
prendetevi del tempo per giocare insieme a vostro figlio: oltre alle cure
fisiche dovete far sentire a vostro figlio l’amore e la complicità. Se giocate
insieme al bimbo lasciando, qualche volta, in secondo piano le faccende
domestiche, il vostro “essere famiglia” crescerà ogni giorno un po’ di più.
Perché tutto questo?

Più tu e il tuo partner manterrete viva la
dimensione del gioco, del divertimento e del dialogo e più l’esperienza della
genitorialità arricchirà il vostro essere coppia e il vostro essere famiglia.
Valeria Mora, Psicologa, Counselor e formatrice