In questi mesi sto ricevendo molte mail in cui mi viene chiesto se sia giusto accontentarsi in amore...
Chi segue il mio blog conosce la mia risposta: in amore non bisogna accontentarsi mai!
Se ci si "accontenta" significa che il partner non è colui/colei con il quale si vuole camminare nella vita, bensì è un ripiego.
A chi mi fa questa domanda rispondo dunque, che se si ha la sensazione di vivere una relazione in cui ci si sta "accontentando" occorre capire perchè si è deciso di rinunciare a scegliere.
Una delle ragione principali può essere la timidezza: il timido si accontenta perchè convinto di non meritarsi nulla di più.
Ti faccio
alcuni esempi:
il
timido si accontenta di frequentare un gruppo di amici che, spesso, non
corrispondono alle persone che desidererebbe frequentare. Questo accade perché
egli non crede di avere le risorse per conoscere altre persone e, soprattutto,
per farsi accettare da esse. Il pensiero ricorrente è: “ Devo già ritenermi
fortunato ad avere qualcuno che mi sopporta, non posso certo concedermi il
lusso di scegliere...”. All'interno di questo gruppo egli non avrà mai il
coraggio di fare una proposta, di prendere una decisione o di dire un no perché
pensa che se lo facesse, ne verrebbe automaticamente espulso. La persona timida
non si rende conto che, così facendo, non fa altro che perpetuare la propria
solitudine: é solo quando è solo, e si sente ancora più solo quando é con il gruppo.
Una
delle relazioni sociali più temuta da un ragazzo timido o da una ragazza timida
é quella con l'altro sesso: l'intimità, la sessualità e l'amore sono dei grandi
punti interrogativi e dei grandi attivatori di ansia e tensione.
La
persona timida ha sempre paura
di dire o fare cose sbagliate, al momento sbagliato.
Le fasi del corteggiamento
diventano così tappe di un complicatissimo percorso ad ostacoli.
Ecco che ciò
che dovrebbe essere naturale e spontaneo, diventa un insieme di gesti meccanici
e, a volte, goffi. Se poi, dopo questa fatica, il timido viene rifiutato, allora egli
leggerà il rifiuto come la conferma della propria inettitudine.
Le
ricerche e gli studi sulla timidezza hanno evidenziato che gli uomini e le
donne timide si sposano meno e, comunque, più tardi rispetto alla media delle
persone non timide.
Al di
là delle statistiche ciò che mi preme sottolineare è che la timidezza non è una
buona scusa per accontentarsi.
Trovare l'anima gemella non è facile per nessuno.
Con questa affermazione non voglio sminuire le paure che vive una persona
timida nei momenti in cui deve rapportarsi a un uomo o a una donna da
conquistare. Voglio semplicemente sottolineare che per raggiungere i propri
sogni é necessario agire e impegnarsi.
In altre parole, occorre smontare la
falsa credenza che generalmente recita così: “E’ già tanto che ho trovato
lui/lei, se lo lascio o la lascio non troverò nessun altro. Anche se questa
persona non mi dà tutto ciò che desidero mi devo accontentare: meglio un
rapporto con poche soddisfazioni piuttosto che la solitudine”.
Impostando
la propria vita a partire da questa credenza non si avrà solo il “problema
timidezza” ma anche quello, assai pesante, di una vita coniugale e familiare
insoddisfacente.
L'essere
timido, introverso o riservato non significa non avere il diritto di decidere:
rapportati agli altri uomini e alle altre donne non come un oggetto che viene
scelto dagli altri, bensì come un soggetto che sceglie.
L’accontentarsi
in amore a causa della poca stima di sé rende estremamente dipendenti
dall'altro: si vive nella continua paura di perdere il partner. L’amore si vela
di egoismo: non si vuole l'altro ma quello che l’altro ci fa sentire, cioè di
essere una persona che non è più sola.
In
questi casi il partner non è il compagno o la compagna di vita bensì il proprio
strumento di salvezza, privati del quale si andrebbe in pezzi.
So che
le parole che sto usando sono forti e che, ad alcuni, potrebbero fare del male
ma penso che la verità sia liberatoria:
se hai
una relazione con una persona che non ami, ma con la quale vivi pur di non
essere solo o sola, chiediti se lui o lei é veramente la persona che vuoi al
tuo fianco.
Il
partner non può essere una difesa dalla solitudine perché per un amore vero e
durevole occorre, prima di tutto, stare bene da soli. Non è facile, ma se si
rimanda sempre il momento in cui conoscersi a fondo allora la propria serenità
interiore diventerà una meta ogni giorno più lontana.
Se senti che la timidezza pone un limite alle tue relazioni sentimentali forse è giunto il momento di affrontarla: seguimi qui e non esitare a contattarmi per qualunque chiarimento
A presto
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